La Mesopotamia, terra tra i due fiumi, Tigri ed Eufrate, fu la sede della civiltà assira (II millennio a.C.). Il nome degli Assiri derivava dal dio Assur e Assur era anche il nome della capitale, circondata da mura imponenti con 13 porte. Erano molto bellicosi, per primi adottarono armi e armature di ferro (corazze, elmi, scudi), la cavalleria, le macchine da assedio come arieti e torri da combattimento.Gli assiri famosi per la loro abilità in battaglia trattavano con agghiacciante ferocia i popoli vinti in battaglia e se ne vantavano. Ecco l'impressionante testimonianza lasciataci da un re: "Costruii un tumulo davanti alla porta della città, scorticai tutti i capi dei ribelli, ricoprii il tumulo con la loro pelle. Passai a fil di spada 600 guerrieri, diedi alle fiamme 3000 prigionieri. Ad alcuni prigionieri tagliai le mani e le dita, ad altri il naso e le orecchie, a molti cavai gli occhi".Tra le loro invenzioni in campo bellico riveste un ruolo di primaria importanza il carro trainato da cavalli.Il carro è di tipo leggero, con un guidatore armato di arco e un combattente fornito di scudo e giavellotto.
I carri hanno il vantaggio della mobilità e lo sfruttano entrando ed uscendo velocemente dalla distanza utile di tiro: questo movimento porta gli avversari a sprecare gran parte dei propri proiettili e disordinare la propria formazione, inoltre hanno un grande scudo fissato nella parte posteriore in modo da proteggere l'equipaggio nella fase di allontanamento dopo il tiro.Il tiratore si appoggia con il braccio sinistro e con lo scudo alla spalla sinistra del guidatore e tira quando il carro curvando è parallelo al fronte nemico, sfruttando anche la velocità del carro per imprimere maggiore forza al proprio lancio. In guerra la carica dei carri è travolgente e i nemici sono una massa informe che cerca scampo nella fuga.
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