L'"Arte della guerra "di Vegezio è per tutto il Medioevo un riferimento ma i suoi contenuti tecnologici rimangono del tutto secondari. A partire dal Rinascimento le macchine belliche vengono descritte con maggiore spirito critico e le descrizioni appaiono molto più realistiche.Tra i maggiori protagonisti possiamo certamente citare Roberto Valturio e il suo "De re militari"(1450) che si riallaccia per il tema della modularità delle attrezzature militari a Guido Da Vigevano e al suo "Texaurus"(1340).
Inoltre non vanno dimenticati:
Francesco di Giorgio, Trattati di ingegneria civile e militare, 1480 ca.
Anonimo, Manoscritto della Guerra Hussita, 1430 ca.(fine Medioevo)
Mariano di Jacopo detto il Taccola De rebus militaribus(o De machinis libri X), 1449 ca.
Nessun commento:
Posta un commento