Prima di tutto ritengo doveroso citare ciò che succede in Piemonte:nel periodo 1703-1705 l'artiglieria ducale sabauda aveva subito ingenti perdite di materiale bellico,così il re Vittorio Amedeo II dirama in data 23 marzo 1726 un Regio Viglietto per la costituzione di nuovi inventari dell'artiglieria.A seguito di un nuovo Viglietto emanato da Carlo Emanuele III(24 marzo 1731), il commendator D'Embser viene incaricato di redigere un nuovo vocabolario di Artiglieria:"Dizionario istruttivo di tutte le robbe appartenenti all'artiglieria". In particolare la fucina delle canne di cui parla D'Embser è quella progettata da Antonio Bertola nel 1715.Dal 1760 la tenivellatura delle canne, nell'arsenale di Torino, viene compiuta utilizzando la forza idrica di una grossa ruota a pale; la macchina utilizzata inizialmente solo in Piemonte verrà copiata e diffusa in tutta Europa. Da ricordare inoltre il perfezionamento dei laminatoi da parte di Henry Cort.
Negli arsenali di mare e di guerra nascono le prime discipline tecnologiche e divengono la scommessa per una innovazione tecnologica.Nel 1738 Carlo Emanuele III ordina la ricostruzione dell'arsenale sulla base del progetto del capitano d'artiglieria Antonio Felice De Vincenti; l'anno successivo l'arsenale diventa sede delle Scuole teoriche e pratiche di artiglieria e fortificazioni.
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